Santi ribelli

Underground è una pubblicazione annuale collettanea realizzata da appassionati e rivolta ad appassionati, ma anche a persone semplicemente curiose. Nasce all’interno del progetto Uomovivo, collana di libri di stampo cattolico prodotta da Berica Editrice, e ha l’obiettivo di proporre un’alternativa culturale fondata sulla radicalità del messaggio cristiano. Questo primo volume, “Santi ribelli”, a cura di Giuseppe Signorin (curatore della collana Uomovivo e parte maschile della marito-moglie band Mienmiuaif), raccoglie testi di vario genere e lunghezza sulle vere personalità “underground” della storia: i santi. Sono loro i “ribelli”, quelli che vanno controcorrente.

Il libro è un collage di materiale eterogeneo – biogafie, saggi, riflessioni, racconti, sogni, prose poetiche, filosofiche… Non i soliti scritti agiografici, ma una serie di ritratti, come se fossero degli scatti fotografici in cui ogni autore propone una sua personalissima angolatura. Ci sono santi diversi tra loro per età, provenienza, periodo storico, vocazione – Pier Giorgio Frassati, Teresa del Bambino Gesù, Kinga della Trasfigurazione, Chiara Corbella Petrillo, Giovanni Paolo II, Ildegarda di Bingen, Benedetto Giuseppe Labre, Giovanna d’Arco, Giovanni della Croce, Franz Jägerstätter, David Buggi e tanti altri… Alcuni sono canonizzati, altri semplici testimoni. La stessa logica è stata adottata nella scelta degli autori: ci sono narratori, giornalisti, saggisti, professori, blogger, giovani alle prime armi con la scrittura. I santi parlano a tutti. Chiunque, se innamorato di un santo, ne può parlare. È questo rapporto vivo che il libro cerca di comunicare. Le storie dei santi non sono storie vuote, una serie di eventi da memorizzare, ma storie vive che agiscono nelle vite delle persone.

Come posso spiegarti che cos’è davvero?  Mi vengono in mente alcune frasi di Papa Francesco che – forse – mi vengono in soccorso. La prima frase la prendo in prestito dalla “Gaudete et Exultate”. “Non pensiamo solo ai santi già beatificati o canonizzati. Dio ha voluto entrare in una dinamica popolare, nella dinamica di un popolo”. Aggiunge poi: “Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente; in questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno. La santità della porta accanto; la classe media della santità”. Che non significa affatto mediocrità. Il Papa lo mette bene in chiaro: “Sei una consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali”. Questo volume assume questo stile: è un collage di materiale eterogeneo (biografie, saggi, riflessioni, racconti, sogni, prose poetiche, filosofiche).
Ci sono santi diversi tra loro per età, provenienza, periodo storico, vocazione: Pier Giorgio Frassati, Teresa del Bambino Gesù, Kinga della Trasfigurazione, Chiara Corbella Petrillo, Giovanni Paolo II, Ildegarda di Bingen, Benedetto Giuseppe Labre, Giovanna d’Arco, Giovanni della Croce, Franz Jägerstätter, David Buggi e tanti altri.

Alcuni sono canonizzati, altri semplici testimoni. “Non i soliti scritti agiografici, ma una serie di ritratti, come se fossero degli scatti fotografici in cui ogni autore propone una sua personalissima angolatura”, scrive Giuseppe Signorin nell’introduzione. La seconda frase che prendo in prestito è un passaggio dell’Udienza Generale del 29 ottobre 2013 che mi è rimasta particolarmente impressa nel cuore. “La comunione tra le persone sante” – ha detto Papa Francesco in quell’occasione – è una delle verità tra le più consolanti della nostra fede, poiché ci ricorda che non siamo soli ma esiste una comunione di vita tra tutti coloro che appartengono a Cristo. Una comunione che nasce dalla fede, infatti, il termine ‘santi’ si riferisce a coloro che credono nel Signore Gesù e sono incorporati a Lui nella Chiesa mediante il Battesimo. Per questo i primi cristiani erano chiamati anche ‘i santi’”. Poi aggiunge: “In questa comunione – comunione che vuol dire ‘comune unione’, tutti uniti, comune unione – in questa comunione siamo una grande famiglia, tutti noi, dove tutti i componenti si aiutano e si sostengono fra loro”. Non ci salviamo da soli. Abbiamo bisogno di una Presenza che si fa reale, concreta, ora, adesso, qui! Abbiamo bisogno di seguire il metodo che Cristo ha inventato: la Chiesa. E la Chiesa ha il volto dei santi. Sono i “santi” oggi i veri “ribelli”, quelli che vanno controcorrente. Come dice San Paolo: “Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12, 2). Il volume della Berica Edizioni ha questa consistenza: i volti dei santi che generano volti nuovi, i volti degli autori di questo libro. Il libro è fatto da più mani, è come costituito dalle mani di donne e uomini che per guardare avanti hanno bisogno di uno sguardo fisso indietro, fisso all’origine di tutto, Cristo. Cristo che si fa luce potente nei volti dei santi.

Anche che vi scrive ha un “suo santo”, uno al quale deve letteralmente la vita. “La santità è affermazione dell’impossibilità che l’uomo ha, nella realtà, di compiere anche un solo gesto perfetto – come diceva Ibsen – l’incapacità che l’uomo ha a guardare un solo istante, nella sua vita, come perfetto. La santità non è quindi raggiungimento di una perfezione, ma coscienza vissuta di questa impossibilità di perfezione. Se c’è una cosa che non comprendiamo, moralmente parlando, è la parola ‘santità’. Ma un bacio dato al proprio figlio senza santità è turpe, è mentitore, o disperato!”. Per questo la santità si sintetizzava per don Luigi Giussani in una sola parola, una domanda, pronunciata dagli uomini di ogni tempo e di ogni latitudine: ‘Vieni!’”. Frequentare i santi salva davvero la vita.

Il volume termina con una “Preghiera ai santi” che sembra riassuma davvero il senso di questo libro:
“O Dio, Padre buono e misericordioso, Ti ringraziamo perchè
in ogni tempo Tu rinnovi e vivifichi la Tua Chiesa, suscitando
nel suo seno i santi: attraverso di essi Tu fai risplendere
la varietà e la ricchezza dei doni del Tuo Spirito
di amore. Noi sappiamo che i santi, deboli e fragili come
noi, hanno capito il vero senso della vita, sono vissuti
nell’eroismo della fede, della speranza e della carità, hanno
imitato perfettamente il Figlio Tuo, ed ora, vicini a Gesù
nella gloria, sono nostri modelli e intercessori. Ti ringraziamo
perché hai voluto che continuasse tra noi e i santi la
comunione di vita nell’unità dello stesso Corpo mistico di
Cristo. Ti chiediamo, o Signore, la grazia e la forza di poter
seguire il cammino che essi ci hanno tracciato, affinché alla
fine della nostra esistenza terrena possiamo giungere con
loro al beatificante possesso della luce e della Tua gloria.
Amen”.

Elenco degli autori: Emanuele Fant, fra Iacopo Iadarola, Emiliano Fumaneri, Paola Belletti, Annalisa Teggi, Paolo Pugni, Gianluigi Veronesi & Lara Tampellini, Maria Rachele Ruiu, Pietro Antonicelli, Simona Amabene, Alessandra Alessandrini, Rachele Bruschi, Emanuele Basso, Edoardo Dantonia, Mirko Ruffoni, Giuseppe Signorin, Gloria Mosca.

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