«San Giuseppe è la più bella figura d’uomo concepibile e che il Cristianesimo ha realizzato. San Giuseppe era un uomo come tutti gli altri, aveva il peccato originale come me. Pensate che razza di distanza profonda viveva nella vicinanza assoluta che aveva con Maria: è quando si dice che la vocazione alla verginità è un possesso con un distacco dentro, con un dolore dentro, dove tutta la forza del rapporto amoroso è tutta concentrata e resa visibile nel dolore che c’è dentro, dove ciò che veramente è l’amore si sente, incomincia già: è come un’alba. […] San Giuseppe ha vissuto come tutti: non c’è una parola sua, non c’è niente, niente: più povera di così una figura non può essere. Perciò dite sempre un Gloria a San Giuseppe».
Don Giussani, L’attrattiva Gesù, BUR, Milano 1999, pp. 95-6.
«O san Giuseppe, nostro protettore ed avvocato, animati dalla fiducia nella tua potente intercessione presso Dio, e confortati dalle parole della tua serva devota S. Teresa; “In qualunque necessità pur grave che sia, ricorrete alla efficace intercessione del Patriarca S. Giuseppe, andate con vera fede a lui e sarete esauditi! “, eccoci grati ai tuoi piedi.
Noi, fiduciosi nella infinita bontà del Signore, ci siamo presentati al tuo trono glorioso e, conoscendo quanto può e vale la tua paterna carità verso i tuoi devoti, ti abbiamo supplicato di ottenerci da Dio la grazia che ci stava tanto a cuore. Ed oggi ci presentiamo al tuo altare per ringraziarti di averci sollevati dalla tribolazione in cui versava l’anima nostra.
Accetta, o gran Santo, il tributo della nostra devota riconoscenza, che se manca del fervore dovuto, dimostra la rettitudine della nostra volontà».
Padre nostro Ave, o Maria Gloria al Padre.