Il paese di Strugnano (Istria – Slovenia) è l’abitato che si estende lungo la costa slovena tra Isola e Pirano, a 25 km da Trieste, sorto sulle sponde del torrente Roja, che scorre dai colli retrostanti, ed ai bordi delle saline e della peschiera. Questo comprensorio è stato proclamato nel 1990 riserva naturale e ricopre un’area di 160 ettari. Oltre ai quattro chilometri di costa, che rappresentano con le loro scogliere marnose una specificità in tutto l’Adriatico, vivono nella riserva numerose e caratteristiche specie animali e vegetali. Il settore della foce del torrente Roja fu trasformato già nel medioevo in saline, oggi tutelate come patrimonio storico. Nelle immediate vicinanze si trova una laguna, detta Chiusa, un tempo peschiera.
L’erta salita lastricata in cubetti di porfido conduce al santuario della Madonna di Strugnano, il più importante santuario mariano dell’Istria, sulle pendici occidentali del monte Ronco.
I visitatori di Strugnano possono passeggiare lungo ombrosi e riposanti sentieri, oppure raggiungere in breve tempo il centro mondano di Portorose, passando per la galleria illuminata, attraverso la quale passava il tracciato dell’antica ferrovia Parenzana, che collegò per circa mezzo secolo Trieste e Parenzo. Dal villaggio turistico di Salinera si può arrivare lungo la costa sino a Fiesso e sino a Pirano mentre, sempre seguendo la costa, dall’altra parte il sentiero conduce ad Isola. Dal santuario un sentiero conduce alla Croce, che sullo strapiombo è simbolo di buon auspicio per tutti i naviganti.
Storia dell’Apparizione
La pubblicazione, bilingue, è stata stampata a Lubiana (Ed. Povše, 1992), ma ne esistono altre in italiano e in tedesco (dagli Antichi racconti di Pirano, riassunto dall’autrice del libro Tatjana Ploj).
“Accadde proprio in questo periodo, su un lembo di terra dimenticato, ma sempre vivo, laddove la magica mano della natura disegno un colle, una baia e il mare e, come in un canto, le onde dell’azzurro mare amoreggiano con il verde colle abbracciando la terra che resta senza fiato. In quest’immagine paradisiaca vivono persone belle e altrettanto brave che, con le proprie mani, continuano il capolavoro iniziato dalla natura. Sui pendii a terrazzo del colle si trovano i più bei boschetti di olivi e, di sotto, profumati vigneti. Continuando più in basso, dal mare s’innalza una ragnatela di campi di sale; e l’oro bianco che, col caldo penetra nell’arida pelle e dona forza a chi lo consuma. Accadde li, nella baia di Strugnano …”
Quella scura notte estiva tra il 14 e il 15 agosto 1512, nell’aria era percepibile una strana inquietudine. Nel vigneto esteso sulla vetta del colle, i coloni stavano affannosamente concludendo il lavoro. Tornarono alle loro dimore e si accovacciarono. Piero Zagabria e Giovanni Grandi, due coraggiosi guardiani dei vigneti, vegliavano gli acini che stavano maturando. Erano assorti nei propri pensieri e preoccupazioni; il denaro guadagnato sarebbe bastato appena per l’autunno e l’inverno.
All’improvviso, vicino alla porta della vecchia chiesetta qualcosa brillo – ad entrambi si presentò la miracolosa apparizione della bellissima Maria, vestita di bianco in una luce accecante con ai suoi piedi un venerabile vecchio. Era seduta sui resti di una meravigliosa colonna; tristemente, disse:
“Nonostante vegli su di voi, mi avete dimenticato. Non ardono più le candele sotto la Mia Immagine, la chiesetta è trascurata e dalle pareti cadono le pietre”.
Lasciò scendere una lacrima che, cadendo, si trasformo in migliaia di piccole gocce perlate. La triste Maria di Strugnano spari …
I guardiani incantati corsero dal sacerdote di Pirano per raccontargli l’accaduto. Raggiunse la chiesette di Strugnano all’epoca intitolata a Santa Maria della Barcaccia, distrutta dal terremoto e dimenticata. Laddove sarebbe caduta la lacrima di Maria, notò un piccolo cespuglio dagli esili e nudi rametti, sui quali splendevano le goccioline.
Da allora, il piccolo cespuglio venne denominato Lacrime di Maria. E difficile trovarlo in natura; secondo le voci, appare sul luogo dell’apparizione di Maria. Rinnovarono la chiesetta, la gente iniziò ad arrivare da vicino e lontano per pregare e cercare conforto. Tutti trovarono pace. In un certo senso, sapevano di non essere mai soli…