[…] Più ardua ancora la ricerca delle dimore privata dei Servi di Dio, particolarmente di quelle temporanee; perché il ricordo di esse si può cancellare facilmente, tra i piani di un palazzo di abitazione o le stanze di un albergo. Ci piace segnalare una memoria di questo genere Nel centro mondano della Città, dove più intenso si svolge il traffico, al n. 12 della Via Francesco Crispi [ora in Via di Capo le Case 55], poco lontano dalla chiesa di S. Giuseppe a Capo le Case, una piccola lapide, sotto una finestra del primo piano, avverte: “In questa casa – già Albergo del Sud – abitò nel novembre 1887 – Santa Teresa del Bambino Gesù – 17 maggio 1925”. Era un modesto albergo di viaggiatori la “signorina francese” che vi era scesa, con la sorella e col padre, si recava ad ascoltare la Messa nella vicina chiesa di S. Andrea delle Fratte, a pregare la Madonna del Miracolo che aveva chiamato alla Fede, nel 1842, Alfonso Ratisbonne. Il miracolo di Teresina fu più folgorante e più fulgido: nell’Anno Santo del 1925 – ventotto anni dopo – ella ascendeva alla gloria dell’Altare.
Egilberto Martire, Roma nobilis, a cura di Igino Cecchetti, Edas, Roma, 193, p. 1004.