Atto di consacrazione a Cristo Re

Nel giorno della Solennità di Cristo Re è concessa l’Indulgenza plenaria ai fedeli alle seguenti condizioni:

– Confessione sacramentale per essere in grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti)
– Avere un distacco totale da qualunque colpa
– Partecipare alla Santa Messa e Comunione Eucaristica
– Recitare il Credo, per riaffermare la propria identità cristiana
– Recitare il Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio ricevuta nel battesimo
– Recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa
– Recitare l’Atto di consacrazione del genere umano a Cristo Re (Papa Leone XIII, l’11 giugno 1899, consacrò la Chiesa, il mondo e tutto il genere umano a Cristo).

Atto di consacrazione del genere umano a Cristo Re
Al fedele che recita piamente questo atto di consacrazione si con­cede l’indulgenza parziale. L’indulgenza è plenaria se lo si recita pubblicamente nella solennità di Cristo Re.

«O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, riguarda a noi umilmente prostrati innanzi a te. Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere e per vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente si consacra al tuo sacratissimo Cuore. Molti, purtroppo, non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiano. O benignissimo Gesù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e tutti quanti attira al tuo sacratissimo Cuore. O Signore, sii il Re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da te, ma anche di quei figli prodi­ghi che ti abbandonarono; fa’ che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Sii il Re di coloro che vivono nell’inganno e nell’er­rore, o per discordia da te separati; richiamali al porto della verità, all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile, sotto un solo pastore. Largisci, o Signore, incolumità, e libertà sicura alla tua Chiesa; concedi a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fa’ che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: “Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli”.

Amen».

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