Catena teresiana

Santa Teresa di Gesù Bambino è stata dichiarata, da papa Pio XI nel 1927, “patrona delle missioni”. Grazie al nostro battesimo, che ci rende membri del Corpo di Cristo e della Chiesa, abbiamo un tale amore per Gesù che vogliamo donargli degli amici simili a noi nella fede e nella carità. È ciò che si chiama “lo spirito missionario”. Con la preghiera vogliamo dare a Gesù preti che offriranno al suo Padre il suo sacrificio e daranno ai fedeli il sacramento dell’Eucaristia. Per questo bisogna domandare sacerdoti e pregare Dio “il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!” (Mt 9,38). Il modo migliore per essere missionari è di pregare e di far pregare: “Non potendo essere missionario con l’azione, ho voluto esserlo con la preghiera e il sacrifico”, dice santa Teresa di Lisieux. La Missione Teresiana si identifica il più possibile allo spirito di Santa Teresa. Seguendola vogliamo essere “missionari con la preghiera ed il sacrificio”. Santa Teresa aggiunge: “mio Dio, desidero amarti e farti amare”. Essere missionari significa trovare amici che accettano di pregare e di fare sacrifici per i sacerdoti. Questo è il senso della “catena teresiana”. Basta trovare sei persone che s’impegneranno come voi a:

1. recitare ogni giorno la preghiera alla Nostra Signora del Sacerdozio
2. offrire un giorno della settimana per i sacerdoti e per le vocazioni. Un giorno diverso per ogni membro della catena: lunedì, martedì, mercoledì, …
3. nel corso di questa giornata, ognuno offre le sue preghiere e i suoi sforzi, servizi domestici o altri a sua scelta per i sacerdoti e per le vocazioni.

Si può formare una catena anche in famiglia, se è abbastanza numerosa, anche con i genitori e i nonni o amici e conoscenti. Potete riportare in una lista i membri della catena ed inviare i nomi a:
Mission Thérésienne, 32 rue Jean de La Fontaine, 75016 Paris.

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