«Quando le sorelle mi hanno accompagnata alla mia cella, ho percorso dei lunghi corridoi dove ci sono delle finestre con una grande grata; appena le ho viste mi sono detta: “Ora sono finalmente libera!”». In un fluire di vecchi ricordi che si susseguono uno dopo l’altro come in una narrazione volta a condividere sensazioni e pensieri più intimi che l’hanno portata ad intraprendere per la vita la via monacale, suor Maria Grazia si sofferma con un sorriso a quel primo giorno all’interno del monastero veneziano…
Leggi l’articolo pubblicato su Gente veneta n° 38, 6 ottobre 2017.
Marta Gasparon