La via Francigena, la storica strada che collegava l’abbazia di Canterbury a Roma e poi a Gerusalemme, sarà ripristinata completamente nel suo tratto romano e laziale in vista del Giubileo straordinario della Misericordia.
Partito a piedi da ogni parte d’Europa, il pellegrino raggiungeva Monte Mario da nord e ammirava la bellezza di Roma sotto di lui. Un’esperienza perduta negli ultimi secoli e che sarà ora possibile rivivere attraverso la riqualificazione della Via Francigena per il prossimo Anno Santo. Un tratto che va da Campagnano Romano al Parco di Monte Mario, attraverso l’area naturale dell’Insugherata. Mons. Pasquale Iacobone, del dipartimento arte e fede del Ponitificio Consiglio della Cultura: “Il pellegrinaggio a piedi è stato quello tradizionale sia della visita a Roma nell’antichità, sia poi soprattutto dei Giubilei dall’antichità fino al più recente passato. Devo dire che l’interesse per la natura e per l’ambiente ha sollecitato un po’ questa ripresa del cammino. Noi stiamo cercando di far sì che all’attenzione ambientale si abbini l’attenzione spirituale: fare cioè in modo che il cammino a piedi sia – come avviene sul Cammino di Santiago – un cammino in cui l’aspetto religioso, l’aspetto di fede, l’aspetto ambientale, l’aspetto comunitario, possano ritornare a essere quelli più importanti”.
Saranno realizzati tre sentieri alternativi, lunghi tra i 15 e i 25 km, costruiti nuovi ponti e nuovi passaggi pedonali, utilizzando materiali della zona, come il tufo e il legno. Sarà migliorata la cartellonistica e messo in sicurezza il percorso, che non incrocerà mai il traffico automobilistico. Un investimento da 1,7 milioni di euro, di provenienza sia pubblica che privata. Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio: “Vogliamo una riscoperta del pellegrinaggio come opportunità di ricostruzione di un rapporto tra persone e con il territorio. ‘Pellegrinaggio’ significa camminare e incontrare gli altri. Anche in questo io trovo una straordinaria forza del messaggio giubilare che – non dimentichiamo mai – è sulla Misericordia e cioè sull’invito che Papa Francesco fa di pensare innanzitutto agli altri”.
“Il pellegrinaggio non ha solo unito l’Europa, ma è anche stato uno strumento di cultura”, ha detto mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, secondo cui l’iniziativa “è un tassello in più per riscoprire la bellezza di Roma”. I lavori termineranno per l’inaugurazione del Giubileo.
Radio Vaticana