I 2 angeli del primo tipo.
La nostra Basilica è ricca di magnifici angeli. Lo è come è necessario che lo sia la vita spirituale dei cristiani, nonostante essi tendono oggi giorno a dimenticare che non si può essere persone spirituali senza l’aiuto delle buone creature angeliche. Per capire questa essenziale verità del disegno di salvezza che il buon Dio inserì nella stessa creazione (che provvidenzialmente incluse le creature spirituali accanto all’opera molto buona dell’uomo e della donna), dobbiamo forse liberarci da una concezione dolciastra e fastidiosa degli angeli. Potremmo dire, ricordando una curiosa espressione della grande scrittrice Flannery O’Connor, che dobbiamo cominciare col voltarci di scatto e prendere a pugni questi immaginari angeli curiosi e molestatori. Fatto ciò, prestando attenzione a non colpire i due grandi angeli di marmo che custodiscono l’urna di santa Teresa, possiamo prepararci ad incontrare, nella preghiera e nella vita che diventa continuo dialogo con Dio Padre Figlio e Spirito Santo, i veri angeli, “gli angeli del I tipo”.
Ascoltiamo quindi che cosa dice l’angelo di destra: IO DONO LA SAPIENZA AI PICCOLI. Cita, immedesimandosi nella voce dello Spirito, la Sacra Scrittura: “Il precetto del Signore è fedele, da la sapienza ai piccoli” (Sal 18,10 e naturalmente Lc 10,21). Fu la grande scoperta di Teresa che scrisse: “Madre amata, lei non ha esitato a dirmi un giorno che il Buon Dio illuminava la mia anima, che Egli mi dava anche l’esperienza degli anni… O Madre, sono troppo piccola per avere delle vanità ora, sono troppo piccola anche per tornire belle frasi così da farle credere che ho molta umiltà! Preferisco riconoscere molto semplicemente che l’Onnipotente ha fatto cose grandi nell’anima della figlia della sua Madre divina, e la più grande è di averle mostrato la sua piccolezza, la sua impotenza” (Ms C 4r°). Grazie a ciò Teresa fece passi da gigante nella vita spirituale.
p. Giacomo Gubert ocd