Non perdiamo mai la calma quando le cose vanno male in famiglia, o quando abbiamo delle avversità, ma piuttosto benediciamo il Signore. Anche Giobbe benediceva il Signore e anche Tobia, provato, benediceva il Signore. E allora vogliamo benedire il Signore, a prescindere dal bene o dal male che riceviamo, ossia del nostro giudizio su quello che viviamo: benediciamo sempre il Signore, perché la benedizione di Dio deve risonare sempre sulla nostra bocca.
Del resto, sappiamo che la preghiera, soprattutto la preghiera di lode, è il miglior antidoto contro le forze del male. Non è l’esorcismo che è più potente contro le forze del male, no, ma è la preghiera di lode più potente dell’esorcismo contro le forze del male. Questo, anche tra parentesi: quando vedete il male, non ricorrete ad esorcismi, a formule imprecatorie, all’esorcismo di Leone XIII, ad altre formule: no, lodate il Signore. Non c’è modo migliore, per cacciare Satana, quanto piegare le ginocchia e lodare Dio, benedire Dio. E allora Satana se ne va.
Del resto è la Scrittura che ce lo dice, è Pietro che ce lo dice: pregate, ed egli fuggirà da voi. Pregate. Per cui la preghiera di lode mette in fuga tutte le forze del male. La preghiera di lode serve per lodare Dio nel bene, per lodare Dio nel male, per cacciare i diavoli quando ci tentano, per sconfiggere i nostri nemici. Gerico cadde proprio con la preghiera, col canto e Giosafat riportò vittoria con la preghiera e con il canto. Il canto di lode, guarisce anche dalle malattie con la forza di guarigione. Per cui, non si sbaglia mai lodando Dio. Più le cose dovessero andar male, più dovremmo benedire Dio e le cose si aggiusteranno, le cose si riequilibreranno; perché nella preghiera di lode i Cieli si aprono, il Signore scende, gli Angeli vengono e dove c’è il Signore che viene, gli Angeli che lodano con noi, tutto è equilibrio, tutto è pace e non ci può essere presenza delle forze del male.
Vogliamo lodare Dio, benedire Dio e non guardiamo mai a noi una volta che siamo in preghiera, non guardiamo ai nostri mali, non lamentiamoci di noi e neanche guardiamo ai nostri peccati. Sappiamo che ce ne sono tanti, ma guardiamo Dio, guardiamo Dio e la misericordia di Dio: non perché non siamo coscienti dei nostri peccati, ma perché in quella lode vogliamo riparare alle nostre infedeltà verso Dio, perché attraverso la lode vogliamo chiedere perdono, attraverso la lode vogliamo chiedere aiuto al Signore, per rimanere sempre nella Sua lode, rimanere sempre nella Sua Volontà.
E allora cantiamo al Signore, benediciamo il Signore sempre, in attesa della Sua Parola, perché questa è la preghiera carismatica. Lodare Dio, lodarlo sempre, attendendo la Sua Parola. Non sappiamo che Parola ci darà il Signore durante la preghiera, se una Parola di rimprovero, una Parola di ammonimento, una Parola di gioia, una Parola di incitamento: non lo sappiamo… La sua Parola è verità e vita. Alleluia!
Padre Matteo La Grua