Nella città marchigiana di Macerata, nel XIV secolo, avvenne un Miracolo Eucaristico, un secolo dopo fu istituita la prima Confraternita dedicata al SS. Sacramento e poi la pratica dell’adorazione. A Macerata, nella chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giuliano, sotto l’altare del Santissimo Sacramento, è possibile venerare la Reliquia del “corporale macchiato di sangue”. Sempre in questa chiesa si conserva una pergamena coeva in cui viene descritto il prodigio. Anche lo storico Ferdinando Ughelli cita questo Miracolo nella sua opera Italia Sacra del 1647 e descrive come sin dal XIV secolo “il corporale veniva portato in solenne processione per la città, chiuso in un’urna di cristallo d’argento, con il concorso di tutto il Piceno”. Tutti i documenti comunque concordano nella descrizione di come si svolsero i fatti prodigiosi. Un anonimo sacerdote durante la Messa fu colto da forti dubbi circa la realtà della transustanziazione, e quando spezzò l’Ostia magna, vide stillare sangue da questa che scendendo macchiò il corporale e il calice sottostante. Il sacerdote informò subito il Vescovo Niccolò da San Martino, che ordinò di portare la Reliquia del lino insanguinato nella Cattedrale e istituì un regolare processo canonico.
Nel 1494 fu istituita a Macerata una delle prime Confraternite in onore del SS. Sacramento e fu proprio qui che nacque la pia pratica delle Quarantore (l’adorazione Eucaristica) nel 1556. Ogni anno, in occasione della festa del Corpus Domini, il corporale del Miracolo viene portato in processione dietro il Santissimo Sacramento.
Zenit