«… La sua carità le faceva desiderare di fare del bene dopo la morte. Questo pensiero la preoccupava. Nel 1896, dal quattro al dodici marzo, fece una novena a S. Francesco Saverio. Mi disse: “Ho chiesto la grazia di fare del bene dopo la mia morte ed ora sono sicura di essere esaudita, perchè con questa novena si ottiene tutto ciò che si desidera”. Leggevo in refettorio un tratato della vita di San Luigi Gonzaga dove si dice che un malato che chiedeva la guarigione, vide una pioggia di rose cadere sul suo letto, come simbolo della grazia che stava per essergli concessa. “Anch’io – mi disse in seguito in ricreazione – dopo la mia morte farò piovere delle rose”».
A cura di Amata Ruffinengo, Testimoni di Teresa di Gesù Bambino. Dai Processi di Beatificazione e Canonizzazione, OCD, 93.