Nel Santuario del Volto Santo in provincia di Pescara il popolo venera da più di 400 anni l’immagine di Cristo: per tutti è la sola e vera immagine di Cristo nata non da essere umano. E’ quindi d’origine divina.
Il Volto Santo è in questo velo: il filo orizzontale del telo è stato intrecciato e la struttura è semplice, il tessuto ed il suo intreccio non sono visibili ad occhio nudo.
Questo velo è di 17×24 cm. E’ l’immagine che mostra un volto maschile con lunghi capelli e barba divisi in due bande.
L’immagine è visibile da entrambi i lati del telo: i colori sono leggeri, gli occhi sono diretti verso l’alto e le pupille sono completamente aperte, tutti i tratti sono irregolari.
Scritti scientifici, osservazioni sotto raggi ultravioletti leggeri e sotto il microscopio hanno dimostrato che non ci sono pigmenti e pitture in questo Velo.
Da dove è arrivata la misteriosa reliquia? La tradizione si basa su una storia scritta da Padre Donato da Bomba nel 1640: in un giorno sconosciuto dell’anno 1506 il fisico e astrologo Giacomo Antonio Leonelli, mentre si trovava con un po’ di gente in piazza, incontra un uomo forestiero arrivato a Manoppello. Il forestiero lo invita ad entrare con lui nella chiesa. Leonelli ricevette un misterioso velo incartato. Ebbe molta cura del misterioso oggetto e da quel momento ebbe molti vantaggi materiali e spirituali. Mentre srotolò il velo, scoprendo l’immagine di Cristo, il forestiero sparì.
Il velo è stato nella famiglia Leonelli per quasi 100 anni, ma nel 1608 i diversi eredi se lo contesero. Pancrazio Petrucci, un soldato, uno degli eredi ( marito di Marzia Leonelli), s’impossessò del velo con la forza. Da quel giorno la famiglia Leonelli cominciò ad avere dei problemi. Pancrazio fu arrestato ed imprigionato a Chieti; sua moglie decise di vendere il prezioso velo a Donatonio De Fabritiis in cambio della liberazione del marito. Siccome De Fabritiis non era in buona salute, egli donò il velo ai frati Cappuccini per verificarne il reale valore.
I frati furono felici di avere questa reliquia e la misero in una cornice ( che ancora oggi si può vedere) per proteggere il velo.
Nel 1683 De Fabritiis la portò definitivamente ai frati cappuccini che mostrarono la reliquia alla pubblica venerazione nel 1646, dopo l’ufficializzazione.
Nel corso degli anni esperti ed ecclesiastici hanno cercato la storica verità. Padre Heinrich Pfeiffer, Gesuito e Professore di Iconologia e Storia dell’ Arte Cristiana all’ Università Gregoriana di Roma, pensa che il velo di Manoppello è la Veronica Romana. Nella ricostruzione storica, la Veronica, chiamata “acherotipa”, raggiunse Costantinopoli nel VI secolo (arrivata da Gerusalemme e poi da Camelia, in Cappadocia). Rimase lì fino al 705 quando sparì misteriosamente, forse per salvare il movimento iconoclasta nel tempo. Solo a Roma, sotto Papa Gregorio, dopo parecchie vicissitudini, fu collocata nella cattedrale di San Pietro, luogo adatto come importante destinazione per migliaia di pellegrini. Dopo la demolizione della Cappella dove la Veronica si trovava, nel 1608, si perse ogni traccia del velo.
Lo stesso velo è apparso a Manoppello: si pensa dunque sia la storica e leggendaria veronica.
Nel 1978 Suor Blandina Paschalis Schloemer, una suora iconoclasta, dopo ricerche ed investigazioni, dichiara che il Volto Santo di Manoppello ed il Sacro Volto della Sacra Sindone di Torino sono esattamente sovrapponibili. Infatti i loro lineamenti sono gli stessi: volto ovale, un po’ tondo e asimmetrico, lunghi capelli, un ciuffo di capelli in fronte, la bocca leggermente aperta e gli occhi verso l’alto.
Altre ricerche furono eseguite da Pfeiffer e Padre Blust, un esperto di antichi Sudari. La connessione tra il Volto Santo e l’antico Sudario è quasi sicura. All’interno del santuario è possibile visitare una mostra permanente relativa alle ricerche ( testi e foto) di Pfeiffer e padre Blust.
E ancora, nella cronaca storica, l’antico sudario è assimilato storicamente e geograficamente ad una Veronica. Questo conferma le ipotesi dei 2 esperti. Entrambi dichiarano che il Sudario ed il Velo sono il Volto di Cristo.